Una strategia di sviluppo condivisa con il territorio organizzato dall’ANAS Agrigento

Si è svolto come da programma ad Agrigento l’incontro dell’Anas con i soci, i cittadini e con le amministrazioni territoriali, facente capo al gal di Agrigento. L’incontro,  dal titolo “Una strategia di sviluppo condivisa con il territorio” è stato organizzato dall’ Anas provinciale di Agrigento.

Oggi più che mai si ravvisa la necessità di dover condividere strategie di sviluppo affinché la pubblica amministrazione possa organizzare la logistica da un lato e le condizioni politiche dall’altro, per creare lo sviluppo e per poter competere con quelle che sono le nuove sfide che il mercato globale impone a tutti i produttori.

Tra gli interventi citiamo quello del dirigente generale dell’Assessorato all’Agricoltura, il  dott.  Dario  Caltabellotta, il quale oltre a ringraziare  l’Anas per questo evento,  ha illustrato una serie di strategie poste in essere dalla regione e in modo particolare dall’Assessorato all’Agricoltura,  in considerazione del fatto che la Sicilia oltre ad essere metà turistica gettonata ha un’altra grande vocazione, appunto  quella dell’Agricoltura.
Subito dopo l’intervento del dott. Caltabellotta è intervenuto via Skype il portavoce nazionale Anas, il quale nel ringraziare tutti gli intervenuti al convegno, sia i relatori che gli uditori, ha voluto esprimere un particolare ringraziamento alla presidenza provinciale dell’Anas Agrigento, nella persona di Nicola Marro, per aver organizzato un evento particolarmente importante in un momento così delicato. Tutte le azioni che l’associazione pone in essere hanno il fine di creare occupazione e successivamente porre sostegno a quelle persone  in difficoltà, per poter metterle nelle condizioni di raggiungere una loro indipendenza ed autonomia.

Il portavoce nazionale, nel sottolineare che siamo in un momento particolarmente delicato, dovuto non soltanto alla pandemia ma anche al mutamento che stanno affrontando il mondo del lavoro e il mercato,  ha sottolineato che servono azioni concrete volte a sostenere i lavoratori nell’orientarsi verso quelli che sono  i lavori del futuro; perché una società che ha tanti disoccupati  non soltanto è una società con qualità della vita bassa, ma soprattutto è una società la cui produzione non trova sbocco sul mercato, con un vortice negativo dalle conseguenze non prevedibili. Il  portavoce, sia pur con qualche difficoltà dovuta al collegamento tramite Skype, ha ringraziato tutti e ha augurato un buon proseguimento dei lavori.

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